Testimonials
La TransIchnusa, raccontata da chi l’ha vissuta.
TransIchnusa è un tatuaggio…la porti dentro!
Simone
Transichusa…un viaggio ricco di emozioni, attraverso una Sardegna autentica, la Sardegna che non è solo quella delle immagini che siamo abituati a vedere sulle riviste da viaggio…Sapori, luoghi, paesaggi, natura…accoglienza.. tutto in sella alla nostra gravel…con le nostre ” borse”…un senso di libertà che solo la bicicletta può regalarti. In questi giorni di avventura mi è sembrato di vivere un’ altra realtà, ero semplicemente felice e mi godevo ogni attimo…tutto era magico.
E’ stato magnifico conoscere nuovi amici, con i quali si è condiviso la fatica ma anche la soddisfazione e la gioia di giungere ad ogni traguardo.
Ringrazio Massimo e Cristina per l’ organizzazione perfetta, non potevano fare meglio di così !!! Alla loro professionalità e umanità beh…do il massimo dei voti!!!
Saluto tutti i miei compagni di questa affascinante e indimenticabile avventura e li ringrazio per avermi “arricchito” come persona!
W la Transichusa!!!!!
Francesca
Nelle mie precedenti avventure in bicicletta ho sempre viaggiato in solitaria. Un po’ per scelta, un po’ perché così è capitato, diventando in qualche modo una consuetudine.
La Transichnusa invece si fa in gruppo e – nella maggior parte dei casi – con persone sconosciute, che per me sono state un ulteriore regalo di questa esperienza.
Diversamente da quando si è seduti faccia a faccia ad un tavolo, quando si pedala assieme lo sguardo è più semplicemente rivolto verso lo stesso orizzonte, o meglio, nella stessa direzione mentre ciascuno traguarda il suo prossimo approdo: i 5 metri successivi, la fine di una salita, di una tappa, la doccia e la cena di quella sera …
E così, avanzando fianco a fianco, iniziano spontaneamente le parole. Ascolti storie diverse dalle tue, altre esperienze, altri punti di vista e poi racconti le tue. Ogni tanto qualcuno con un “guarda!”, “che bello!” ti fa notare un dettaglio che da solo avresti perso. Ci si ferma, ci si ritrova più avanti oppure si finisce a pedalare con un altro gruppetto e via, nuove parole da ascoltare mentre anche le tue diventano diverse da quelle che usi tutti i giorni, più fresche.
La fatica della salita, la bellezza di un panorama, l’aria che batte in faccia in discesa portano invece il silenzio, mai imbarazzante come a volte capita nel quotidiano, più spontaneo e piacevole.
E tutto diventa più rotondo: la pedalata, le parole ed i pensieri. Transichnusa è stato per me anche questo.
Filippo
A mente fredda e nostalgica la Transichnusa mi manca ..è partito nella mia testa come un viaggio organizzato come altri, con solo la curiosità di vedere l’interno della Sardegna nella stagione migliore, il mese di Maggio,
invece si è rivelato un Bellissimo viaggio, le parole di Massimo al briefing iniziale mi hanno reso felice, “Avete la traccia del percorso ognuno è libero di fare la propria andatura, piano o veloce si può stare in compagnia o farla in solitudine” ho pensato: e iniziamo bene!
E da lì è stato solo un crescere di emozioni, dalla scoperta di posti incredibili, la natura, i paesaggi, i paesi, i compagni di viaggio.
Nel cuore mi rimane l’altipiano della Giara, un luogo incredibile pieno di fiori, di laghetti fioriti, cavalli liberi e la storia…e senza salite!
E la strada delle miniere…storia di un lavoro durissimo, chiudi gli occhi e immagini la fatica dell’uomo per estrarre i doni della terra, ho sentito energia e forza trasmessa da ogni angolo.
Inoltre emozionante la ricercatezza nel proporre agriturismi che producono e cucinano i prodotti del territorio:
formaggi, salumi, porceddu e Cannonau.
Massimo il cuore
Cristina la dolcezza
Angelo, angelo custode
uniti dall’amore della loro terra e condividerne la passione
GRAZIE GRAZIE
Cinzia
È stato un bel viaggio, ricco e intenso come d’altronde sono i viaggi in bici.
E da uno che da qualche tempo si è appassionato a viaggi a piedi o in bici, la Sardegna mi è parsa sin da subito un luogo suggestivo ed adatto a questo tipo di esperienza.
In più, come recitava la “proposta” de La Nuragica, abbiamo visto luoghi molto belli che normalmente non visiteresti, luoghi fuori dalla traiettorie turistiche più battute; sono stati scelti percorsi, nonché punto di sosta o di pernottamento, che hanno sempre lasciato quella sensazione di essere in un luogo unico o per pochi, di non essere arrivato, ma di avere fatto solo una pausa nel mezzo di un unico viaggio lungo 5 giorni.
Ho adorato le scelta di fare dei percorsi gravel per la gran parte dei km di alcune tappe, così come ho apprezzato alcune lunghe ed ipnotiche salite in mezzo al nulla (o alla polvere), per poi godere di meravigliose infinite discese sotto la luce del tardo pomeriggio.
I compagni di viaggio sono stati eccezionali, si è formato un bel gruppo, molto divertente, responsabile e capace di fare squadra.
È un viaggio che consiglierò, cosa che in realtà ho già fatto 😉
Complimenti agli organizzatori, davvero.
Sergio
Che dire…
La Sardegna è pura magia, averla attraversata insieme mi ha emozionato profondamente. Amo questa terra ed i suoi profumi. Percorrere queste strade, a volte sterrate e grigie, a volte bel asfaltate ma poco frequentate dalle auto mi ha fatto percepire ancora di più l’atmosfera ricca. Ricca di profumi che diventano odori, odori che diventano cibi. Sentirsi bene, fa parte del viaggio, almeno quello ideale.
Transichnusa è stato il viaggio, forse il più bello, il più impegnativo, il più emozionante.
Sentirsi bene.
Grazie
Giampaolo
Gli scorsi 5 giorni sono stati un mix di emozioni, fatiche e soddisfazioni! Ma anche di amicizie, momenti in compagnia e sostegno reciproco. Non dimentichiamoci però i panorami mozzafiato e l’esperienza enogastronomica. Abbiamo visitato posti veri, luoghi che avevano storie da raccontare, abbiamo pernottato e mangiato in locali autentici. Questa è una esperienza che dovrebbero fare tutti, per capire veramente cosa c’è dietro alla parola Sardegna. Questo viaggio indimenticabile mi rimarrà nel cuore. Abbiamo pedalato da Olbia a Sant’Antioco, per 518 chilometri scalando 7564 metri di dislivello. Ringrazio tutti i partecipanti di questa edizione: Sergio, Giampaolo, Filippo, Francesca, Gianluca, Raffaella, Cinzia, Roberto, Pascal. Inoltre anche lo staff di La Nuragica era fantastico: Massimiliano, Cristina e Angelo. Transichnusa, la Sardegna che non ti aspetti!
Riccardo
Mi sono iscritto anche pur sapendo del poco allenamento ma mi ispirava il fatto di conoscere gente nuova che ha la mia stessa passione ovvero scoprire nuovi territori attraverso la bicicletta.
Ne è nato un viaggio favoloso, fatto di persone che sono diventate giorno dopo giorno degli amici se non dei fratelli, pronti a farsi in quattro per aiutare e spronare nelle salite più impegnative attraversando una terra che ancora oggi ha dell’aspro e selvaggio. Ci siamo addentrati nella Barbagia, la Sardegna che la maggior parte di noi non conosce: panorami incantevoli, abitate da persone semplici ma fiere di essere quelle che sono.
Tanta fatica durante il giorno, ripagata dalla conquista della vetta e da cene con prodotti tipici da leccarsi i baffi.
Io devo ringraziarvi di cuore perché quello che avete creato non è solamente un giro in gravel ma un’avventura che ogni uno di noi si porterà dentro.
Sono convinto che la famiglia TransIchnusa crescerà di anno in anno e voi ne siete gli autori.
Felice di essere parte di questa famiglia.
Marco C.
Questo viaggio è per chi al lusso preferisce l’autenticità delle cose semplici, alla raffinatezza, la genuinità, per chi si rattrista di fronte ai finti panni stesi per la gioia dei turisti che accalcano le solite mete, preferendo a ciò che è di moda, l’insolito, l’inatteso, a chi ritiene che “sentire” è piu importante che possedere e consumare, che il vero patrimonio da accumulare sono i ricordi, le belle emozioni vissute e che sono le imperfezioni che segnano e danno maggiore valore all’esperienza. Così, tra le immagini impresse maggiormente, lo sguardo denso e concentrato di un cane pastore che ci sfiora con indifferenza, il gioco ed il rincorrersi di giovani cavalli nei laghetti pieni di ranuncoli bianchi, tra i profumi, quello delle zagare proveniente dai cortiletti cintati da alte mura all’interno dei paesi attraversati, e quelli dei ciclamini che precedevano la loro visione lungo la strada, tra i sapori, formaggi inimitabili, latte di capra a metro 0 ma anche la macedonia di Cristina che, dopo certe pedalate ti fa toccare il paradiso.È vero, noi, compagni per caso, eravamo tutti molto diversi ma c’era qualcosa di trasversale che ci permetteva di stare in armonia e sentirci “amici” pur senza storia: aver fatto, tra tantissime alternative, la stessa scelta, consapevoli di quanto ci attendeva, per nulla prevenuti su nulla e nessuno.., curiosi di vita, amanti della fatica, cercatori di bellezza.
Monica
Transichnusa, non pensatela come una gravel, è molto di più, è un viaggio in un territorio fatto di odori, sapori, emozioni, è uno scoprire cosa abbiamo dentro di noi e cosa possiamo dare ai nostri compagni di viaggio, è una emozione che nessuna foto può descrivere ma solo evocare. Non capita spesso ma è un evento che merita di essere ripetuto perché averlo già fatto non è sufficiente e già ho voglia e bisogno di rifarlo. Grazie ragazzi compagni di viaggio così diversi ma uguali, grazie organizzatori/amici per averci guidato e fatto conoscere tutto questo.
Giorgio
La Transichnusa è stata un viaggio di “cambiamento”, un viaggio con il vero sapore di libertà, di semplicità. Provare il fascino di goderti luoghi ed orizzonti fantastici del percorso senza l’assillo del ritorno, del viverlo senza il superfluo (minimo indispensabile bici e borse). Non si può raccontare fatica, gioia, preoccupazione, entusiasmo e tutte le altre emozioni vissute. Per quanto belle le foto, non rendono merito alla bellezza dei luoghi, non trasmettono gli odori, la vera bellezza dei colori e quell’aria di libertà che respiri vivendo quei luoghi. E’ un arricchimento che ricevi da un territorio bellissimo, autentico quasi incontaminato e dai tuoi compagni di viaggio che, seppure sconosciuti e diversi, ti accorgi che non hanno altro che le tue aspettative. Diventa facile in questo contesto abbattere le “distanze”, si crea gruppo, nascono amicizie che senza dubbio potranno durare nel tempo. Non lo nego, l’ultima sera a cena, praticamente quella dei saluti l’emozione mi ha prevalso. Grazie Fabrizio per avermi cercato come compagno di avventura, non avrei mai conosciuto la Transichnusa Grazie splendidi compagni di viaggio, Monica (un Mito), Giorgio, Jacopo, Marco, Michele, Simone, Stephan. Grazie Daniele concentrato di simpatia, disponibilità, pazienza non ultimo ottimo accompagnatore Grazie Massimiliano e Cristina i nostri “angeli”, Ristori impeccabili, pronta emergenza meccanica e medica nonché persone Speciali. Grazie Sardegna grazie Transichnusa.